Linda e Francesco sono anticonformisti, nessuno degli amici pensava si sarebbero mai sposati. Invece hanno sorpreso tutti celebrando il matrimonio con rito civile alle fattorie di Montechiaro con vista mozzafiato sulle colline bolognesi. Tutti hanno contribuito a rendere il loro giorno speciale. Gli anelli sono stati realizzati da un’amica artista, così come il vestito di Linda, giallo girasole. Hanno raccontato della loro tenacia, di come si sono conosciuti, di tutte le volte che si sono lasciati e di come ogni volta si sono riconquistati. Gli amici della band hanno suonato fino a tardi mentre altri allestivano le tende per trascorrere la notte vicino al campo di canapa e ai vigneti.




Mi ricordo che forse, in uno dei periodi più lunghi in cui sono stati separati, che però non erano mai troppo lunghi, Francesco si era ormai quasi rassegnato a doversi cercare un’altra persona. Quando mi descriveva la persona che stava cercando, in realtà ogni volta descriveva Linda, perché parlava di una persona creativa, solare, che si dava da fare, capace di tenergli testa, che non è una cosa facile, ma ricordando l’aneddoto delle palle di neve diciamo che Linda è una abbastanza strong.
Insomma questa fase non durò molto, si rese conto che la persona giusta era Linda e tornò a cercare di riconquistarla. Vediamo tutti come sono andate le cose.
-Antonio

Ci fu la prima nevicata che vidi, nel periodo in cui ho vissuto a Bologna che ha mandato completamente in tilt la città. Noi che eravamo ad una festa abbiamo pensato bene, ovviamente, di far scoppiare una battaglia di palle di neve.
Io mi ero ho scelto come nemico Linda perché mi ero detto: “è piccola! sicuramente la sopraffarò!”. Invece ho scoperto che: mai mettersi contro una Bonfante! Anche solo per una battaglia di palle di neve. L’ultimo ricordo che ho, è di me disteso, lei sopra di me che infierisce senza pietà. Ed è proprio questo il mio primo ricordo di lei.
-Antonio



Qualche settimana dopo è arrivata anche Linda e abbiamo conosciuto anche lei e quindi ci siamo conosciuti insieme, loro imparavano a conoscersi, io imparavo a conoscere loro, è stato tutto insieme.
Linda è stata quasi come incontrare un’amica dopo tanto tempo ma è realtà non ci conoscevamo per niente anche se mi sembrava di conoscerla da tantissimo tempo.
Addirittura, quando andavamo in giro, sembravamo veramente amiche da tanto tempo, però io ero quella vecchia perché lei ha sempre avuto 18 anni, tuttora ha 18 anni e io ne ho sempre avuti 35, quando in realtà lei ha qualche anno in più di me, pochi.
-Arianna


Qualche giorno fa ero seduta in macchina tra queste due bellissime persone. Eravamo stretti, stretti. C’era Francesco da una parte, Linda dall’altra, intorno vestiti appesi, la frutta, l’acqua, un sacco di altre cose e un caldo terribile. Francesco mi chiede:
“E tu Arianna, cosa ne pensi del matrimonio?”. E io, la cinica, ribelle comunista. “Non mi sposerò mai! Non ci credo nel matrimonio! Non ci credo nell’istituzione! Blablabla e il patriarcato e blablabla”. E Francesco cercava di dirmi qualcosa che però io non stavo cogliendo in quel momento, per niente.
Poi la sera ci ho ripensato, in camera da letto da sola, e ho pensato che il matrimonio è proprio questo, e ho deciso che negarlo totalmente è sbagliato, non c’è legame più profondo, che sia civile, che sia religioso.
-Arianna




Veramente! Veramente avete messo in mezzo ogni cosa per pensare di non essere fatti l’uno per l’altra, invece lo siete proprio! Io vi ringrazio perchè singolarmente siete grandi, mentre insieme siete grandiosi. Voi potete veramente fare tutto, l’avete fatto anche professionalmente e lo continuerete a fare, anche nella vita.
-Arianna

Sapevo dall’inizio che la vostra storia fosse speciale ma non sapevo saresti arrivati sull’altare, più o meno. Certo da sempre però, gli occhi a cuoricino di Francesco quando guarda Linda ne erano una garanzia. Ed è proprio questa la mia felicità di questa giornata, come ho detto a Linda, quando mi ha chiesto di essere i prima fila oggi, come testimone di mia sorella ed io, emozionata, le ho risposto con un sì deciso.
Sono felice, non tanto perché lei sia la mia sorella speciale, ma perché si tratta dell’unione della mia sorella speciale con Francesco… secondo pianto… che considero come un fratello, che stimo tantissimo, che so ha protetto, protegge, proteggerà sempre in ogni circostanza la mia Lindìn.
-Martina






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Il mio obiettivo è realizzare un servizio fotografico in cui vi riconoscete, il più possibile personale e autentico, in accordo con voi e con i tempi del vostro matrimonio. Se avete piacere di parlarne insieme sono disponibile anche al telefono, oppure di persona nel mio atelier a Rovigo.
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